Crush (Crave book #2)
Uscito il 6 aprile 2021, Crush è già diventato un idillio e una condanna. Secondo volume della serie firmata da Tracy Wolff, Crush si compone di nuovi misteri, di intense scene di lotta e dialoghi accattivanti. Un'esperienza dal romanticismo brutale, totalizzante, che con lo scorrere delle pagine diventa una pugnalata e la cura a quella ferita. Ma prima di addentrarsi in quel che è stato questo romanzo per me, di seguito lascio una sinossi (ALLERTA SPOILER).
SINOSSI:
Sembra una mattinata qualunque alla Katmere Academy, mentre Grace si fa strada fra streghe, vampiri, draghi e licantropi per andare a lezione. Eppure, poco dopo, si rende conto che i suoi compagni la fissano più del solito, che le occhiate insistenti la accompagnano in giro per la scuola a ogni passo. E nel giro di qualche istante scopre che quegli sguardi non sono dovuti solamente al fatto che è la ragazza di Jaxon, il principe dei vampiri: negli ultimi quattro mesi, a sua insaputa, è rimasta pietrificata in forma di gargoyle. Lo shock della rivelazione è grande, ma ancora peggio è venire a sapere che Hudson, lo spietato fratello di Jaxon, potrebbe ancora nascondersi da qualche parte, pronto a fare del male a chiunque. Come se tutto ciò non bastasse, Grace comincia a sentire che qualcosa dentro di lei non va, che in qualche modo il legame con Jaxon è stato compromesso, forse dalla sua nuova natura, o forse da qualcosa di più oscuro. E benché lui si dichiari disposto ad aspettarla in eterno, se necessario, la ragazza riuscirà a tornare ad amare con tutta se stessa il vampiro che le ha rubato il cuore?
Ho adorato Crave, mi sono immersa tra le sue pagine senza pensarci due volte. La home di TikTok ha fatto sufficiente pubblicità al romanzo da invogliarmi a comprarlo. Ammetto che le similitudini con la serie proposta da Stephenie Meyer all'inizio mi hanno riportata indietro al periodo delle medie, ma allo stesso tempo ero curiosa di sapere come la Wolff si sarebbe (o se ci sarebbe riuscita) scardinata il peso di Twilight - un esempio potrebbe essere la trilogia di Cinquanta Sfumature, che ha trasportato la storia d'amore ad un livello che in Twilight non troviamo nemmeno nel capitolo finale, Breaking Dawn. Per leggere il secondo romanzo della serie pensata dalla Wolff ho dovuto attendere appena un paio di settimane (mi son decisa tardi a leggere il primo!) e per poco non ho dato di matto. Grace e Jaxon mi sono piaciuti fin dalle prime pagine, descrizioni perfette e coinvolgenti. La particolarità dei romanzi fantasy e paranormal sta proprio nel far entrare il lettore in queste realtà alternative, in prospettive plausibili e impossibile al tempo stesso. Non tutti ci riesco e un esempio, a mio avviso, è Regina di sangue - da cui mi aspettavo decisamente di più.
Crush mi ha divorata dall'interno, facendomi rimpiangere di non avere abbastanza Kleenex a portata di mano e scorte infinite di thè (sì, okay, sono giusto un tantinello sensibile). Grace mi ha irritata e colpita, è molto risoluta rispetto al primo romanzo, sebbene conservi la capacità di entrare nelle emozioni degli altri con grande tatto (quando si impegna lol). Quello che più mi ha colpita è stato il rapporto con Hudson, fratello di Jaxon, che nel primo romanzo temiamo e additiamo (non posso dire di averlo fatto, ho un debole per i cattivi tanto quanto per i tipi come Jaxon, ahimè), ma che in questo volume ci rendiamo conto di non conoscere affatto. Lo definirei il potere di dar ascolto ad una sola versione della storia, e mi rendo conto che in quanto morto in Crave sarebbe stato abbastanza difficile poter ascoltare la sua, ma parliamo pur sempre di un paranormal romance, un modo c'è sempre. Come dicevo, Hudson ci viene presentato bellissimo, con meravigliosi occhi azzurri e folti capelli biondi, uno stile inconfondibile e un portamelo gelido e regale. Non l'avevo immaginato diversamente già dalle brevi descrizioni del primo libro, ma assaporare le attente fattezze di questo vampiro tratteggiate dalla Wolff è stato completamente diverso. Diciamo che ha avuto il sapore di un gusto di gelato che si aveva il timore di provare per paura che non sarebbe piaciuto e invece... Hudson è un personaggio ancor più complesso di quello di Jaxon e riuscire a scoprire che "il cattivo non è solo un cattivo" è la mia parte preferita in una storia. Il potenziale rischio di una Terza guerra mondiale è il leitmotiv delle azioni che hanno spinto Hudson a compiere un genocidio, ma se nel primo volume è condannato e relegato alla sfera del male per questo, in Crush scopriamo un lato di Hudson così fragile da comprendere le sue azioni - forse non tanto da giustificarle, ma quantomeno comprenderle.
Prima che si possa pensare al solito romanzo Young Adult, no, non è esatto. Crush è un mix tra quello che avremmo voluto che Bella Swan facesse per risolvere i suoi problemi con i vampiri e i Volturi e quello che Inej Ghafa in Sei di Corvi ci ha regalato: una versione audace, riflessiva e sensibile, coraggiosa nonostante la paura e anche molto testarda.
Un secondo volume di tutto rispetto, nonostante di solito siano quelli che peccano maggiormente nei clichè. Ben scritto, sarcastico e divertente. Crush ha pienamente rispettato le aspettative (per quanto mi riguarda). Nonostante mi abbia straziata profondamente fino all'ultimo capitolo, nonostante al posto del cuore abbia ora un buco di silente sofferenza, non vedo l'ora di leggere il terzo volume di questa interessante serie paranormal. La Wolff è un pozzo di creature mitologiche, di legami interpersonali di umana incomprensione (fondamentale questo, in quanto mostra la precisione con cui i personaggi siano creati per essere reali). Confesso che un paio di scene descritte siano state per me di una banalità snervante, come quando Jaxon e Grace si trovano nell'arena per prepararsi ai Ludares (un gioco/Selezione per le specie descritte nel libro, anche un modo per far comprendere al Circolo - a capo delle creature paranormali - la propria forza) e Jaxon si sente escluso dal fatto che Grace sia perennemente impegnata a parlare con Hudson, prestandogli così poca attenzione. In più di un'occasione il nostro principe dal manto nero e dalla affascinante cicatrice ci ha dimostrato le sue capacità di comprensione, ma, ehi, arrabbiati un po' di più, per cortesia! Vogliamo pepe! Secondo aspetto che non ho assolutamente apprezzato (ma temo sia dettato più dalla natura del personaggio che dal fatto che sia stato inserito): il quasi cavalleresco (il "quasi" è qui espressione di eccessiva boriosità) comportamento di Jaxon in più di una scena pericolosa. Il suo "è mio dovere salvare tutti, proteggervi" è confortante, quasi romantico nel suo modo di voler salvare il mondo, ma devo ammettere che sono d'accordo con Grace e no, assolutamente è esagerato. Va bene l'immolarsi per la patria, voler tenere tutti al sicuro eccetera, ma si sa "il troppo stroppia" e in questo caso non fa alcuna eccezione.
Per concludere, Crush è un'esperienza meravigliosa e dolorosa, direi quasi necessaria. Se ci trovassimo su Amazon, prenderebbe cinque stelle piene.
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