La Corona di Ossa (Blood and Ash #3)
Non credo che La corona di ossa abbia bisogno di particolari presentazioni. Per chi è fan ormai della saga di Jennifer L. Armentrout, non sarà un titolo nuovo. Per chi invece non conosce la saga, di seguito lascio la sintesi.
SINOSSI:
È STATA... VITTIMA E SOPRAVVISSUTA
Poppy non avrebbe mai immaginato di innamorarsi del principe Casteel, e men che meno di essere ricambiata con lo stesso trasporto. L’unica cosa che desidera è godersi quella felicità inaspettata, ma il dovere li chiama: devono trovare i rispettivi fratelli prima che sia troppo tardi, e tutto lascia pensare che sarà una missione pericolosa, con conseguenze inimmaginabili.
NEMICA E GUERRIERA
Poppy non desiderava altro che tornare padrona della propria vita. Di certo non aspirava a controllare quella degli altri, eppure ora deve scegliere se rinunciare al suo diritto di nascita o appropriarsi della corona di ossa dorate e diventare la Regina di Carne e Fuoco. Ma quando vengono alla luce gli oscuri peccati e i sanguinosi segreti del regno, una potenza a lungo dimenticata riemerge, più minacciosa che mai, ed è disposta a tutto per impedire che Poppy porti quella corona.
AMANTE E ANIMA GEMELLA
Il pericolo più grande per Atlantia, però, si annida a occidente: la Regina di Sangue e Cenere trama da secoli per realizzare i suoi progetti, e per impedirlo Cas e Poppy dovranno addentrarsi nelle Terre degli dei e risvegliarne il re. Dovranno affrontare segreti terribili, tradimenti devastanti e nemici determinati a distruggere tutto ciò per cui loro hanno lottato, ma soprattutto dovranno decidere fino a che punto sono disposti a spingersi per il loro popolo… e l’uno per l’altra.
E ADESSO DIVENTERÀ REGINA…
Siamo al terzo volume di questa serie, ancora immersi nelle avventure di Poppy e in questo travolgente amore per Casteel. Non mi aspetto molto a questo punto, perché l'inizio di questo romanzo, sebbene ricoperto di azione (almeno per le prima 40 pagine succede il finimondo), mi ha terribilmente annoiata. Poppy prosegue imperterrita con i suoi flussi di coscienza e sono comprensibili, quasi necessari considerando la catena di eventi che mangiano la trama del libro, ma diventano quasi eccessivi e ripetitivi a poco a poco che si va avanti con la lettura. Le scene dedicate allo spicy non mancano, infatti le si cerca come ossigeno per sbloccare i pensieri della protagonista e fare una pausa da tutti quei soliloqui.
Nel complesso si conferma una delle sue opere letterarie migliori, sia per la complessità emotiva dei personaggi che per l'approccio alla scrittura. La storia è interessante, mai banale e anche quando ci si aspetta "il fattaccio", resta immersiva e coinvolgente. Le emozioni si alternano in un via vai di shock moderato, eccitazione, paura, per tornare allo shock moderato.
Il libro si riprende effettivamente verso la fine, che - devo ammetterlo - mi ha fatta sclerare per venti minuti buoni. Non vedo l'ora che esca il seguito anche se questo volume mi ha annoiata per la maggior parte del tempo? Sì! La coerenza non sembra essere di casa quando si parla di questa autrice? Sì. Se dovessi effettivamente criticare qualcosa, sarebbe per suggerire ai suoi editor di riprendere un momento in mano la stesura dei volumi. La storia è interessante, davvero, ma ci sono delle ripetizioni nei pensieri di Poppy che fanno scemare - almeno per me - l'interesse nel libro. Un lavoro che sì, da un lato è necessario, ma che in questo particolare volume è diventato tedioso da leggere. Ci sono nuovi personaggi che entrano in contatto con la storia di Poppy e questo è un punto a vantaggio; il finale è qualcosa di straziante, preparatevi; Kieran diventa sempre più un personaggio da apprezzare (temo, però, il momento in cui renderà effettivo il triangolo amoroso). Di Casteel non si può dire niente: resta tra i più feroci amanti, tra i più affettuosi compagni e tra i più rispettosi uomini che un libro abbia mai potuto accogliere tra le sue pagine. Più si va avanti con la storia, più il personaggio però resta statico. Di lui sapevamo già che rispetta la sua donna, che le lascia la libertà necessaria ad esprimere se stessa e a non farla sentire confinata a mero ruolo di "femminile importanza". E' pronto a sacrificarsi per lei? In ogni, singolo, maledettissimo momento e questo ce lo rende ancora più affascinante. Speriamo solo che il prossimo volume sia più intenso, di emozioni ce ne aspettiamo tante (appello per chi l'ha letto in lingua madre: le aspettative sono giustificate?).